Luigi Veronelli
Sono anarchico dal 1946. Da quando sentii Benedetto Croce
Sono anarchico dal 1946. Per esattezza da quando sentii pronunciare da Benedetto Croce – in Milano, nel palazzo liberale di Corso Venezia, per un corso di filosofia politica – le affermazioni che riporto.
«Se il genere umano ha cominciato la sua storia con l’anarchia della vita selvaggia, e se per negazione di queste è passato nel corso dei secoli attraverso le varie forma dello stato, … deve mettere capo a un ritorno all’inizio (negazione della negazione), all’Anarchia, ma resa pura e armonica e razionale dopo la secolare e millenaria maturazione dell’esperienza statale.»
Mi proponevo di prendere atto della situazione sociale in cui vivevo e di comportarmi in modo tale da contribuire a modificarla in senso libertario:
- assunzione di responsabilità
- rifiuto della violenza
- rispetto dell’altro (libero io se lui libero)
- disobbedienza (è l’iniquo obbedire a leggi inique)
- massima espressione dell’ordine
sono i principi cui ho cercato di attenermi in ogni mia azione ed iniziativa, ben conscio che la libertà altrui è l’unica, possibile garanzia della propria.
Luigi Veronelli
Tagged anarchia, benedetto croce, disobbedienza, libertà, ordine, responsabilità, rispetto