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Premio Luigi Veronelli. Vincitori e motivazioni

dicembre 9, 2013 by Gian Arturo Rota in Attualità, Miscellanea with 0 Comments

plvfotoaperturaFoto di Cinzia Tosini

Decretati i vincitori dell’edizione 2013.
Cerimonia nell’ambito di Pianeta Gourmarte, mostra-mercato dei migliori prodotti – vini e cibi – di Lombardia, presso la Fiera di Bergamo, oggi all’ultimo giorno.

Ancora una volta, è bello constatare che Veronelli emoziona, o commuove, in maniera spontanea, autentica.
Muove e smuove sentimenti che, a sentir parlare le persone, riescono a dare un senso diverso – di vedute, propositi nuovi – alle cose.
Ecco i vincitori, e relativa motivazione, per ciascuna categoria.

1) LA TERRA
Elena Fucci, vignaiola in Barile (Potenza).

elena fucci

Per aver avuto il coraggio di rimettere in discussione il proprio avvenire. Non ha permesso che altri decidessero le sorti dell’azienda ereditata da nonno Generoso e ha rinunciato a emigrare verso più facili lidi. Con l’intento di investire sul territorio e di far crescere il “suo” Vulture.
Grazie all’esperienza maturata sul campo e agli studi universitari, da giovanissima “contadina” rifonda l’azienda nel 2000 e punta sia su un unico vino, l’Aglianico, ben presto divenuto identitario emblema di un intero aerale, sia su uno stile moderno, ma non modernista.

Ha detto Elena: “io sono giovane eppure ho conosciuto Veronelli a 7 anni, quando venne a Barile a visitare la nostra azienda, e ricordo il suo entusiasmo per i cibi semplici che gli furono serviti e le sue raccomandazioni di credere nel valore della terra”.

2) LE LETTERE (premio ex-aequo)
Elsa Mazzolini, direttrice de La Madia-Travel Food

elsa mazzolini

Per aver fondato nel 1984 – da neo giornalista – La Madia Travelfood, primo magazine italiano di enogastronomia e ospitalità diretto agli operatori, attraverso cui ha saputo – grazie alla lucida e graffiante capacità di critica – mettere in luce i problemi e suggerire soluzioni.
Ma anche per aver dato vita a iniziative di rilievo: la prima Scuola di Cucina in Italia (Centro di Cultura Enogastronomica Aula Magna di Cesena) che tuttora dirige; l’Accademia Nazionale Italcuochi di cui è presidente; il Festival della Cucina Italiana, rassegna itinerante per la valorizzazione del nostro patrimonio agroalimentare.
E questo non è più soltanto giornalismo, è autentica promozione culturale.

Ha detto Elsa: “Non mi aspettavo, realmente, il premioMi piace dire che Veronelli ha sempre riconosciuto il mio lavoro, e io sempre mi sono riconosciuta nella sua anarchia; perchè anarchica e “pazza” lo sono anch’io, in quel che faccio”.

LUIGI MOIO, docente ordinario di enologia all’università di Napoli e vignaiolo:

Luigi Moio

Per essere diventato uno dei maggiori esperti italiani di vitivinicoltura e aver saputo comunicare le sue conoscenze non da professore ma da maestro. Laureatosi con lode in Scienze Agrarie a Napoli, dopo un dottorato di ricerca conseguito in Francia, diventa docente ordinario di Enologia presso la stessa università. L’esperienza transalpina stimola in lui la consapevolezza dell’importanza della vigna e della necessità di salvaguardarne le potenzialità.
Concentra le sue ricerche sui componenti odorosi del vino mirate a conservarne e amplificarne l’aroma varietale.
I suoi studi di vitivinicoltura e le relative applicazioni sono stati determinanti per la riscoperta di tanti vitigni autoctoni del Mezzogiorno.

Ha detto Luigi: “Gino mi ha “imposto” di fare anche il vignaiolo, perchè trasferissi le mie conoscenze in un’esperienza diretta, personale… Gino ha scritto di vino non da esperto, ma da uomo e letterato che ha portato, nel vino, la cultura.
3) COMUNI A DE.CO.
Comune di Agira

cassatella2

Per aver deciso di salvaguardare la cassatella con la De.Co. La cassatella di Agira è dolce di origini molto antiche e sembra che la civiltà di maggiore influenza sulla sua nascita sia la spagnola. Si sono poi aggiunti elementi agropastorali e baronali, commistioni ricche e povere, così alla ricotta si sarebbero uniti mandorle e cacao, con la farina di ceci quale condensante del ripieno. Un’ipotesi suggestiva non ancora del tutto storicamente provata, ma compatibile con gli indizi finora esaminati dagli studiosi di gastronomia. Un comune che ha saputo cogliere l’importanza storica, culturale ed economica di un prodotto e che testimonia, realizzandole, quanto concrete fossero le intuizioni di Luigi Veronelli.

Ha detto Gaetano Giunta, Sindaco: “Agira, antica cittadina, ha motivi di storia, archeologia, turismo per essere visitata; anche per la… cassatella; questo premio, che ci rende orgogliosissimi, ci conferma quanto giusta sia stata, e sia, la scelta di proteggerla e promuoverla”.

Gian Arturo Rota

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