Attualità
Critical Wine a Genova. 7 e 8 novembre
Sabato 7 novembre ore 15-22
Domenica 8 novembre 13-19
Presso Lsoa Buridda, corso Montegrappa 39
54 produttori presenti all’imminente Critical Wine di Genova. Viticoltori e poeti, come diceva Luigi Veronelli, che faranno assaggiare il loro vino e ne racconteranno la poesia, la fatica, la qualità e la sostenibilità. Ciascuno, per partecipare all’evento ha compilato una scheda di trasparenza del prodotto e della sua lavorazione.
Confermata la presenza dei produttori storici, come Aldrighetti (Valpolicella, Ripasso e Amarone), Clerico con la Barbera e il Barolo, Revelli, giovane che fa tre tipologie di dolcetto a Farigliano (Asti), Calcabrina da Montefalco (Perugia) con il Sagrantino; la Liguria è rappresentata da Tenuta Maffone che produce Pigato, anche metodo classico.
Approfondimento è dedicato alle certificazioni e autocertificazioni. Questione non di poco conto, dal momento che avere scritto in etichetta “biologico”, “naturale” ecc… è spesso un bell’incentivo per il consumatore disposto a pagare un po’ di più, e poi significa anche minore presenza di sostanze chimiche aggiunte.
Ottenere una certificazione è difficile e costoso, perciò molti produttori producono biologico e rinunciano a dichiararlo in etichetta, oppure fanno analizzare i propri vini e pagano l’azienda che certifica, causando una sorta di corto circuito…
“Pensiamo che l’esempio da seguire sia quello di Genuino Clandestino” – dichiara Laura Rossi del Collettivo Terre e Libertà/Critical Wine – “che praticano un’agricoltura di basso impatto ambientale fondata su una scelta di vita legata a valori di benessere, ecologia, e solidarietà, e non potendo permettersi economicamente la certificazione creano un circuito virtuoso di passa parola. Comunque i vini dei produttori presenti sono prima di tutto garantiti da noi.”
Venerdì, alle 18 la presentazione di “Genuino Clandestino”, movimento (ora anche libro) di contadini che sostengono l’autodeterminazione alimentare: un’agricoltura di piccola scala orientata all’autoconsumo o alla vendita diretta.
Sarà presentato anche il documentario di Nicola Angrisano che insieme alle autrici del libro ha raccolto le voci di tanti agricoltori in lotta contro un sistema agroalimentare che – spiega uno dei protagonisti – “funziona male dal momento che con tutto quello che produciamo riusciamo a nutrire solo 2/3 della popolazione, quando potremmo nutrirne il doppio”.
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