Attualità
La Pacciada. Di Gianni Brera e Luigi Veronelli
Da sinistra: Giuseppe Ambrosi, Gianni Fava, Paolo Brera, Gian Arturo Rota e, moderatore dell’incontro, Alberto Scemma
Presentato il libro “La Pacciada” di Luigi Veronelli e Gianni Brera
“Luigi Veronelli è stato il primo a mettere a fuoco un concetto che oggi è generalmente condiviso: cibo e vino sono gesti di cultura millenaria; e La pacciada è figlia dell’amore di Veronelli e Brera per la cultura e la terra, lombarde in primis ma non solo”.
Con queste parole ho aperto la presentazione, presso lo stand del Consorzio Lugana, del libro “La Pacciada, MangiareBere in Pianura Padana”, scritto nel 1973 da Luigi Veronelli e Gianni Brera e ripubblicato nel 2014 da Edizioni Booktime.
Presenti con me, Paolo Brera, giornalista e scrittore: “In effetti, Veronelli è stato il primo a capire l’importanza del cibo e del vino per l’economia. Gianni Brera, invece, ha concentrato la sua attenzione sullo stretto rapporto tra prodotti agricoli e vita sociale delle comunità”.
Tra le tante cose che hanno accomunato i due personaggi, che si conobbero e collaborarono fin da fine anni 50, vi è l’attenzione per i piccoli produttori, considerati essenziali per la vita e la conservazione del tessuto sociale dei territori. “Per entrambi”, ha proseguito Brera, “la tradizione è un elemento dinamico, che si evolve in sintonia con la società: va quindi difesa ma anche sviluppata, proprio per non farla morire. Fedeltà è sapere mantenere il rapporto con le radici”.
Sono intervenuti anche Giuseppe Ambrosi, presidente della Camera di Commercio di Brescia: “Brera e Veronelli sono due figure che hanno contribuito non solo a promuovere questo patrimonio di eccellenze, ma anche a valorizzare una caratteristica che da sempre distingue la produzione lombarda: il forte legame con la terra d’origine. Il nostro impegno come sistema camerale è sostenere questo processo di riscoperta dell’importanza della Pianura Padana come terra di cultura, vino e mangiare bene”.
E l’assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia Gianni Fava: “Veronelli e Brera sono tra i simboli di un mondo diverso da quello di oggi. Un mondo curioso, desideroso di novità, ma in grado anche di interpretare il cambiamento con la cultura e l’intelligenza”.
Gian Arturo Rota
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