Attualità
Pane, streghe e sfoglia: l’arte delle Sorelle Simili
La rilevanza del fatto è soprattutto cittadina (Bologna nella fattispecie), ma la notizia ricevuta da Raffella Melotti sul riconoscimento comunale conferito alle sorelle Simili mi pare – sarà per l’età delle protagoniste, sarà per la loro storia che in realtà esce dai confini felsinei - meriti tutt’attenzione.
Anche per l’alto esempio di interpretazione del lavoro e di dedizione ad esso.
Così ho chiesto alla delegata FISAR di Bologna appunto – e che ringrazio – di farne lei un raccontino, qui sotto.
Gian Arturo Rota
A Bologna, città dalla gastronomia “sostanziosa” e allegra, le sorelle Margherita e Valeria Simili sono conosciute al pari delle torri Asinelli e Garisenda, vere e proprie ‘istituzioni’ quali sono.
Gemelle, classe 1936, Margherita e Valeria sono “figlie d’arte”, di apprendisti panettieri che lavoravano in una nota bottega del pane bolognese: fin da bambine hanno fatto il pane, prima per gioco, poi per lavoro.
Avviata la loro attività in via San Felice e poi passate in via Frassinago (fra i tanti loro meriti anche quello di avere reinventato le “streghe”, rielaborando un’antica ricetta tradizionale bolognese) hanno saputo tramandare questa loro ‘arte’, dopo aver chiuso la loro attività nel 1986, con la fondazione di una scuola di cucina, con corsi di panificazione e sfoglia per italiani e stranieri (poi chiusa nel 2001).
Antesignane delle attuali scuole di formazione, appassionate, curiose del mondo, fiere della loro bolognesità e sue testimoni nel mondo, hanno anche scritto libri, fortuna e merito loro da oltre centomila copie.
Per Vallardi, hanno pubblicato tre volumi:
- Pane e roba dolce, 1996, corredato da un bel DVD;
- Sfida al mattarello. I segreti della sfoglia bolognese, 2001
- La buona cucina di casa. Pietanze e altre ricette per la tavola quotidiana, 2009
Seguitissima la pagina Facebook, “Tutti quelli che amano le Sorelle Simili e le loro ricette”.
Proprio per dare rilievo all’impegno e alla viva passione delle sorelle Simili, il Sindaco di Bologna Virginio Merola ha assegnato loro la prestigiosa onorificenza cittadina “Turrita d’Argento”, perché protagoniste di un’instancabile opera di diffusione della cultura gastronomica bolognese.
Raffaella Melotti
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