Attualità
Umberto Giraudo e il “Grand Prix de l’Art de la salle”
Chi mi segue sa che, per la rubrica Attualità, scrivo solo di avvenimenti che stanno per accadere (per quelli accaduti, nel caso di approfondimenti, e relativi commenti con i navigatori, su specifici argomenti).
Oggi faccio una eccezione, e con grande gioia: Umberto Giraudo, Restaurant Manager de La Pergola del Rome Cavalieri, Waldorf Astoria Hotels & Resorts di Roma, ha vinto il premio mondiale “Grand Prix de l’Art de la Salle 2012”, attribuito dall’Acadèmie Internationale de la Gastronomie.
L’Acadèmie è un organo mica da ridere, che racchiude le principali 27 nazioni nella gastronomia e ogni anno assegna 4 Grand Prix internazionali con un unico vincitore scelto tra i candidati dei singoli Paesi per ciascuna categoria.
Due le ragioni della mia eccezione:
1, personale: conosco Umberto da anni, ha una sensibilità umano-professionale e una fedeltà al servizio come pochi, e io, più di una volta visto all’opera, una stima altissima in lui;
2, il fatto è di notevole importanza: essere riconosciuto “campione mondiale” dell’art de la salle costituisce un prestigio, per lui e per l’intera categoria italiana dei maîtres, che ci deve ricordare – ma, ahimè, lo ricordiamo troppo poco – avere l’Italia invidiabili storia e tradizione in questo ambito. Cito due nomi storici su tutti: Luigi Carnacina e Angelo Pozzi.
Umberto, oltretutto, è giovane (ultra, ma non molto, quarantenne); ciò avvalora ancor di più il riconoscimento e ci dice che può fare e dare (farà e darà, ne sono certo) ancora di più.
Ecco la motivazione dell’onorificenza, per voce di Giovanni Ballarini, Presidente dell’Accademia Nazionale della Cucina: ‘Umberto Giraudo ha ricevuto questo prestigioso riconoscimento per la sua eccezionale preparazione tecnica, per le sue capacità di accoglienza e di servizio, e per la perfetta armonia con tutto lo staff del rinomato ristorante romano (La Pergola, n.d.r.), primo fra tutti lo chef Heinz Beck’. Il Grand Prix, infatti, è un riconoscimento non solo alla persona, ma anche alla struttura: solo un grande ristorante può rendere grande il suo maître di sala, così come un ottimo direttore è nulla senza una grande orchestra”.
La mia gioia, tra l’altro, è ancor più grande se penso che nel 2007, lo stesso Umberto ha vinto, nella categoria Miglior Maître, il Premio Luigi Veronelli. (Gian Arturo Rota)
Tagged academie internationale de la gastronomie, accademia nazionale della cucina, grand prix de l’art de la salle, hotel cavalieri hilton, luigi carnacina, luigi veronelli, premio luigi veronelli, ristorante la pergola, umberto giraudo