Casa Veronelli

Luigi Veronelli

Le bottiglie di Gino. Una memorabile degustazione

Mi sembra ancora di navigare in un mare così agitato dalle emozioni, che a malapena riesco a governare le commoventi suggestioni che le 12 bottiglie stappate sabato scorso mi hanno lasciato.
Dodici straordinarie bottiglie della cantina di Luigi Veronelli, la più stupefacente che ci sia in Italia; stupefacente perché tra quelle mura interrate sui colli di Bergamo è racchiusa la storia dell’enologia italiana dagli anni cinquanta ad oggi.

Sabato 22 maggio. In una sala della Galleria d’arte moderna e contemporanea, stappate 12 bottiglie che ci hanno raccontato della nascita dei grandi vini italiani, bianchi e rossi, andando a toccare regioni distanti, dalla Valle d’Aosta al Friuli Venezia Giulia, e da qui giù fino alla Puglia, in un crescendo di millesimi cha hanno spaziato dal 1964 al 1988. Con queste bottiglie sono nati anche i grandi vignaioli italiani, quelli che Veronelli ha sempre amato e chiamava affettuosamente i “suoi” vignaioli: Bruno Giacosa, Josko Gravner, Edoardo Valentini, Cosimo Taurino, per citarne qui solo alcuni.

Tutte queste bottiglie, così diverse, così uniche, ma tutte accomunate dalla sapiente ricerca dell’espressività dei cru, dei vitigni, dei saperi dell’uomo, ci hanno regalato rari esempi di eccellenza qualitativa, sia con riferimento ai tempi nei quali sono nate, sia ai tempi nostri, poiché straordinariamente si offrono ancora con superba bontà. Vini che sono il nostro orgoglio, vini che dovremmo mostrare più spesso a tutto il mondo, perché è con essi che ci poniamo ai vertici.

  • Trebbiano d’Abruzzo 1974 – Edoardo Valentini
  • Collio Ribolla Gialla 1985 – Josko Gravner
  • Vallée d’Aoste Blanc de Morgex et de La Salle 1988 – Vevey Albert Maison
  • Barbaresco Santo Stefano – Riserva Speciale 1964 – Bruno Giacosa
  • Barbaresco, 1967 – Gaja
  • Barolo 1971 – Giuseppe Rinaldi
  • Brunello di Montalcino Riserva Vigna Le Tufaie 1969 – Elina Lisini
  • Recioto della Valpolicella Amarone 1974 – Le Ragose
  • Rosso del Salento Notarpanaro 1975 – Cosimo Taurino
  • Cabernet Trentino di San Leonardo 1978 – Marchese Guerrieri Gonzaga
  • Fontalloro Vino da tavola di Toscana 1985 – Fattoria di Felsina
  • Colli Orientali del Friuli Picolit di Cialla 1979 – Ronchi di Cialla

 

Ho visto lo stupore negli occhi dei pochi, privilegiati degustatoti che hanno potuto partecipare, ho ascoltato i loro entusiastici commenti, ho osservato la loro gioia mentre se ne andavano. Indimenticabile.

Gigi Brozzoni, direttore Seminario Permanente Luigi Veronelli

Nella foto, le prime 4 bottiglie degustate

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  • “Vivere frizzante”
  • Quando i panini sono buoni…
  • Sulla patata di Martinengo
  • “Vieni in Italia con me”. Di Massimo Bottura
  • Guida Vinibuoni d’Italia 2015. Dedicata a Veronelli
  • Guida al vino critico 2015. Di Officina Enoica