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13 anni di Eat Parade, in un libro
Quante storie, Bruno Gambacorta ci ha raccontato (e ci racconta) con Eat Parade? Non si contano.
Storie intrise di persone (in primis), accadimenti, luoghi, prodotti, con uno stile asciutto ma non distaccato, e sempre con misurata sua presenza in video perché, non lui ma gli “altri”, i protagonisti.
In tredici anni ha viaggiato e mostrato un’Italia laboriosa, vivace, inventiva, entusiasta, custode di tradizioni preziose e gustose, a rivelare un patrimonio di eccezionale valore e unico quale quello gastronomico.
Ha visto e registrato, e a noi mostrato, tanto, come un attento osservatore settecentesco, ma senza poter approfondire, costretto dai corti tempi della rubrica televisiva.
Così che ha “travasato” quel materiale e quell’esperienza in un libro titolato, logico attenderselo, Eat Parade, a sottolineare il continuum tra le parole prima dette, poi messe per iscritto.
Me lo sono goduto: storie di umana sostanza, che qualificano ancor di più le persone che le vivono e i prodotti che da esse derivano. Ripartite in tre categorie:
Saper fare, le icone rappresentative dell’artigianato alimentare;
Far Sapere, le esperienze della creatività che hanno lasciato il segno nella comunicazione gastronomica;
Rinascere in cucina, il resoconto di alcune vicende corali, “come la resistenza civile dei ristoratori aquilani alla morte del loro centro storico“.
Non v’è pagina che non interessi e non coinvolga, al di là delle predilezioni che ciascuno può avere, perché Gambacorta, nella scrittura sa tessere racconti precisi e partecipati.
Eat Parade – Alla scoperta di personaggi, storie, prodotti e ricette fuori dal comuneRAI-Eri/Vallardi
€15,90
Tagged artigianato alimentare, bruno gambacorta, eat parade, gastronomia, prodotti gastronomici, rai, ricette, televisione, tg2