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Pinchiorri a due voci. Due libri in un unico tomo
Si potrebbe dire un omaggio a due figure che – lui italiano innamorato di Francia, lei francese innamorata d’Italia, entrambi patriottici e cosmopoliti a un tempo – attraverso il vino e il cibo hanno portato Firenze ovunque nel mondo (o il mondo è venuto a Firenze?).
Ma più che omaggio, il libro – edito da Cinque Sensi, curato da Leonardo Castellucci, prefazioni di Piero Antinori e Paul Bocuse – a me pare un atto dovuto: Giorgio Pinchiorri e Annie Feolde sono nella storia della cultura e dell’ospitalità gastronomica italiane. Hanno rivoluzionato il concetto di ristorante, ne hanno fatto un luogo dal duplice, individuo volto. Veronelli lo aveva riassunto nella primissima edizione della sua guida ai ristoranti, 1978:
“Il locale è nato “per” il vino; il cibo, peraltro curatissimo, è come se gli nascesse sopra.”
Vini e cibi paritari dunque, a spiritualizzarsi in via reciproca.
Così che reputo “coerente” la scelta dell’editore di impostarlo a doppia voce, che io non intendo come una diversa visione delle cose, ma l’assommarsi di due esperienze autonome su un binario unico.
Leggo nella scheda di presentazione:
Leonardo Castellucci ha tracciato con mano biografica il “romanzo” di una bellissima storia o, meglio, di due storie.
In 224 pagine si raccontano i diversi destini dei due protagonisti che poi si incontrano per perseguire un sogno comune, quello di dar vita a una grande e innovativa enoteca e subito dopo a un altrettanto grande ristorante.
Due passioni diverse ma perfettamente compatibili che si salderanno in quello che è considerato un unicum nella ristorazione: un luogo di eccezionali intuizioni culinarie, in cui risiede un’esclusiva rassegna del meglio della viticoltura internazionale e dove si è ospitati secondo le più raffinate regole dell’arte dell’accoglienza.
La storia di Annie Féolde parte dalla Francia e passa per l’Inghilterra prima di sbarcare in Italia. Da qui al Giappone e al mondo che la premia.
La storia di Giorgio Pinchiorri parte dalla campagna modenese e poi si consolida a Firenze ma con continui viaggi nelle terre del vino di Europa e del mondo, in un ininterrotto aggiornamento che gli permetterà di essere individuato come uno fra i più apprezzati conoscitori.
Gian Arturo Rota
Pinchiorri a due voci
A cura di Leonardo Castellucci
Cinquesensi Editore
press@cinquesensi.it – www.editore.cinquesensi.it
Tagged cibo, cucina, enoteca pinchiorri, firenze, paul bocuse, piero antinori, vino