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St. George: un hotel moderno nella Roma rinascimentale
Via Giulia, in Roma, è via vivida di memorie rinascimentali e vicina a luoghi quali Castel Sant’Angelo (qualche sgambata in più, anche al Vaticano), piazza Navona, Campo de Fiori; una collocazione di quelle che si dicono strategiche.
Qui, è il Saint George Hotel, proprietà del gruppo Hotel Invest Italiana.
- Struttura a cinque stelle lusso, ma, va detto, di un lusso non ostentato né glamour, da vivere e da godere;
- più di 60 camere quiete, tecnologiche, di cui m’ha colpito la sapiente scelta e mescolanza di materiali, colori e luci;
- il centro benessere, di moderna concezione ma, quanto ai trattamenti, d’antichi riferimenti;
- la biblioteca, contenuta ma non banale; la cigar-room, per rilassanti conversari; il wine-bar, per meditati assaggi; l’internet point, comodo e riservato;
- una terrazza ch’è tutto un privilegio per l’impagabile vista sulla città e… sui tetti (apre a ricordi di vita bohemienne).
Un concept di ospitalità fondato sulla relazione con l’ospite: al centro è messa la persona.
Intesa come entità di cui intuire le aspettative, prevenire gli interrogativi e le incertezze, e non solo come cliente di cui soddisfare le necessità più immediate.
Il presupposto ad una conoscenza meno formale, più confidente, perché al soggiorno sia dato un importante valore aggiunto: il fattore umano, chiave di lettura decisiva per l’ospitalità del futuro (nelle grandi città, in particolar modo).
L’albergo, oggi non è più solo luogo di pernottamento.
A lungo ne ho parlato con Antonio Incarico, responsabile dei rapporti con gli ospiti.
Nota di merito per l’architetto Lorenzo Bellini, capace di rendere molto fruibili le sue aspirazioni creative, sia per lo stile sobrio (minimal-chic), sia per la spazialità (ambienti, aperti, si richiamano l’un con l’altro in un continuum dinamico).
Via Giulia 62, RomaTel. 06/686611;
www.stgeorgehotel.it
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