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Vignaioli e vini d’Italia 2015. La guida di Luciano Ferraro e Luca Gardini
È uscita la seconda edizione, 2015, di Viganioli e vini d’Italia, di Luciano Ferraro e Luca Gardini, edita dal Corriere della Sera. E anche quest’anno, gli autori si sono fatti ispirare da Luigi Veronelli, il genio del vino, morto dieci anni fa.
Il filo conduttore è una frase del «Viaggio sentimentale nell’Italia dei vini», in tv nel 1979.
Con il suo tabarro, Veronelli proclamava: «Il vino è un valore reale che regala l’irreale. Bevi, amico, con la mia stessa intelligenza, e ti farai angelo di Chagall».
E, come l’anno scorso, grazie a Luciano e Luca per il loro riferirsi continuo – nè retorica nè piaggeria – a Veronelli.
Quanto all’opera in sè:
- descritte le storie di 200 protagonisti della nostra eccellenza. Quelli che hanno scandito gli anni del rinascimento del vino italiano. E quelli che, da sconosciuti, hanno messo in gioco il loro destino per completare un sogno. Come i personaggi di un racconto collettivo, donne e uomini che hanno fatto della terra la loro passione e la loro vita quotidiana.
- Due le novità. La prima è la selezione di duecento «bottiglie del cuore», una ad azienda, con la descrizione dell’ultima annata sul mercato. Una guida nella guida, accanto alle biografie dei vignaioli e alle indicazioni pratiche per visitare le cantine e acquistare i vini. La seconda è il debutto di tre riconoscimenti ad altrettanti vignaioli: un premio alla carriera, uno al coraggio e uno alla gioventù.
Alla domanda come sono stati scelti i 38 nuovi entrati (la linfa di questo volume), nette le parole degli autori: “Sono quelli che più ci hanno colpito per capacità e forza narrativa della loro vita“.
Gian Arturo Rota
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