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Vip Hotel. Sei ragioni per sostare a Pesaro e Urbino
Vip Hotels costituisce un gruppo di strutture alberghiere facente capo alla famiglia, marchigiana, Marcucci Pinoli, e al suo pioniere, Alberto (già agricoltore, avvocato, professore universitario, ambasciatore, e un po’ di cariche pubbliche). Sei in tutto. Tre a Pesaro (Savoy, Vittoria, Alexander), tre a Urbino (Bonconte, San Domenico, Dei Duchi). Alcuni in luoghi storici, altri più contemporanei.
Ciascuno – al di là del comune modello di ospitalità – ha un tratto distintivo:
Alexander, un albergo museo (ogni camera concepita da artisti – e che artisti! – dei nostri tempi); Vittoria, forse il più raffinato, epoca Belle Epoque, già casinò sino allo scoppio della prima guerra mondiale); Savoy, il più centrale e piacevolmente ombreggiato; Bonconte, il più nascosto e intimo, con un cortile interno “da urlo”; Dei Duchi, il più “panoramico”; San Domenico, il più antico (in ex-convento del 1300, conta deliziosa chiesetta in cui è conservata lunetta di Luca Della Robbia).
Ho scritto comune modello di ospitalità: evidenti sin da subito, eleganza e buon gusto; si avvertono la conoscenza e la cultura di chi vuole non solo “dare un letto” ma valore, al pernottamento, di vivibilità, così che le camere sono costruite sulla piacevolezza, sulla comodità, sulla funzionalità (va da sé, ogni Casa ha poi la sua specificità di servizi).
Sei ragioni (in più) insomma, per venire e vivere città come Pesaro ed Urbino, i loro gioielli e dintorni.
“La camera è il prodotto più deperibile in assoluto; se entro la mezzanotte non è affittata, è persa”.
Dice Alberto. Battuta che fa certo sorridere, ma che ha in sé puntuale, cruda verità.
L’hotellerie è come l’agricoltura, ha nel “principio di variabilità” il maggiore punto critico.
www.viphotels.it